Riscoprire l’Amore del Mondo attraverso l’Amore di sè. Buon 2021
Ho atteso prima di porgere i miei auguri al Nuovo Anno. Tante cose sono accadute durante l’ultimo anno; tanti i sogni, le speranze, le aspettative andate via con lui. La pandemia di Covid – 19 ancora in corso, l’emergenza sanitaria, le innumerevoli morti e le disastrose conseguenze sull’economia dei paesi hanno messo in ginocchio i governi dell’intero pianeta. Molte, troppe le perdite. E troppe, per i più, le mancanze. I popoli, tutti nel medesimo periodo storico, sono stati messi alla prova. E hanno vissuto, tutti, le stesse cose. Il Nuovo Coronaviurs ci ha messo nelle condizioni di sentire “in maniera collettiva”, come fossimo tanti naufraghi in balia delle onde prodotte dalla stessa tempesta.
Sento, tuttavia, di dover ringraziare il 2020 per i preziosi doni che ha offerto.
Lasciamo che il Sole dentro di noi sorga e riempia di luce la nostra Via
A proposito di Epidemia, Giustizia e Avvocatura. Innocenti riflessioni
L’amore è davvero l’unica via
#iorestoacasa
Mani
Credi e ti sarà dato
Non che voglia mettere l’odioso dito nella famosa piaga. Eppure diciamocela tutta: il “chiedi e ti sarà dato” non sembra funzionare un granché, almeno qui giù da noi. Non mi pare affatto che “chiedere e basta” faccia la differenza in fatto di effettiva corrispondenza in termini di desiderare e avere. Non serve farsi quattro chiacchiere con il prossimo per accorgersi che sono davvero pochissimi quelli contenti della propria vita e/o condizione. La maggioranza delle persone è del tutto insoddisfatta. Il lavoro, la salute, i soldi, l’amore: nessuno ha ciò che vorrebbe, come lo vorrebbe e soprattutto, quanto lo vorrebbe. Sempre troppo poco o, alla peggio, nulla.
E allora, la famosa citazione di evangelica memoria, “chiedi e ti sarà dato” è soltanto un bluff? Oppure nessuno, come al solito accade, ci ha capito davvero qualcosa?
Chi ha tempo abbia tempo
Sottoboschi Svelati
In questi giorni riflettevo sulla tendenza, abbastanza diffusa nella nostra società contemporanea, alla predilezione per il sottobosco, ossia “quella parte dell’ambiente boschivo che si sviluppa all’ombra degli alberi ad alto fusto in situazione di scarsa illuminazione ed elevata umidità (fonte wikipedia)” e devo dire che mai descrizione fu più appropriata per rappresentare al meglio tutta la fitta rete di relazioni, conversazioni, ammiccamenti, proposte (spesso indecenti) che si sviluppa parallelamente ed in modo silente, all’interno e attraverso i social network.
Non voglio, con questo, demonizzare i social network né, tanto meno, emettere una sentenza di condanna contro la rete: credo che il web sia un potente strumento di conoscenza e di informazione, grazie al quale tutti noi possiamo accedere ad un numero illimitato di informazioni.