Argia di Donato

All’alba

by on feb.02, 2011, under blog

“Erano tantissimi.
A centinaia e centinaia,
sbucavano ovunque
e con le lunghe braccia pallide
ci afferravano tutti.

Erano alti più di due metri
e vestiti con tessuti di colore scuro,
le bocche enormi splancate
le lingue rosse di sangue.

Grosse teste troneggiavano su esili spalle.
Facevano scempio di tutti noi,
montando sulle nostre schiene
come se fossimo cavalli.
Senza alcun ritegno
ci maltrattavano
attendendo il giorno dopo
per offenderci ancora.

Io scappai con il Maestro,
attraverso la porta dorata
intarsiata che conduceva
alla grande stanza esagonale,
fatta di specchi.

E attraverso quegli specchi,
i miei occhi atterriti osservavano
lo spettacolo orrendo.

Ma qualcuno di quei mostri invasori,
si accorse di noi.
Cominciò a picchiare
sulla porta dorata
per entrare nella stanza
e afferrarci.

Il Maestro allora mi lasciò
mi disse –Non avere timore –
ed uscì per affrontare quei mostri.

Poi il sonno terminò.
E, finalmente, mi svegliai.”

2 febbraio, ore 06.30

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