Circa un anno fa, ricevetti presso il mio studio legale un pacco corredato da lettera cartacea a firma di Anita P.

La scatola in cartone conteneva parecchi fogli, scritti a mano con penna stilografica di colore bruno, messi assieme da un cordoncino rosso. La lettera di accompagnamento indirizzata a me, elencava – sintetizzati da titoli – le storie di cui tale Anita P. era stata testimone, pregandomi di esserne custode e nel contempo di diffonderle. Unica condizione posta, quella di firmare tali storie con il suo nome in modo che potesse rimanere memoria di lei. Feci un fagotto e trasportai il tutto a casa, riponendolo nello sgabuzzino.

Qualche mese fa, fui contattata da un tale J. Shoulderblade, per un progetto letterario a più mani, una sorta di thriller esoterico. Gli spiegai che non era il mio genere letterario e gli chiesi del tempo per riflettere sulla sua proposta. Trascorsi una notte molto movimentata, ebbi difficoltà a prendere sonno e non so perché mi venne in mente proprio quella strana Anita P. di qualche tempo prima. Controllai se tra il materiale che mi aveva inviato vi era qualcosa che potesse avere a che fare con l’esoterismo e mi ritrovai tra le mani una strana storia dove Anita, avvocato napoletano (che insolita coincidenza), si trovava alle prese con una strana lettera e un mistero da risolvere relativamente al quadrato di Sator di cui, in verità, non sapevo molto oltre al fatto che è una iscrizione latina, in forma di quadrato magico, composta da cinque parole che dà luogo ad un palindromo, cioè una frase che resta identica se letta da sinistra a destra e viceversa. Ancora oggi si discute del senso e del significato simbolico che restano un mistero nonostante le numerose ipotesi proposte da studiosi e ricercatori.

Il Quadrato di Sator

Il Quadrato di Sator

L’indomani contattai J. Shoulderblade e gli raccontai ciò che avevo scoperto e quello mi disse – anche questa insolita coincidenza! – che aveva intenzione di realizzare un’opera proprio sul quadrato di Sator. Ebbi chiaro, pertanto, il quadro della situazione.

L’esperienza mi ha insegnato che le coincidenze non esistono e che ogni cosa ha un significato ben preciso. Da tutto questo, nasce il progetto Clavis Angelica, pubblicato in formato ebook. Per ragioni editoriali, ho dovuto spezzare il racconto di Anita, ecco perché vi è un libro I. Ne seguiranno, naturalmente, degli altri. Mi sembra giusto precisare che il contenuto, unitamente allo stile e alla forma, sono frutto esclusivamente della sua penna,

non della mia!

Clavis Angelica

Clicca sulla copertina del libro per visualizzare l’opera.

Durante questi ultimi mesi, ho cercato Anita in ogni modo e in ogni dove senza ottenere alcun riscontro. Ignoro chi sia questa donna, ammesso che donna sia. Non so se è veramente un avvocato come dichiara nel libro, e non so neanche se le storie che ha trascritto sono reali, vissute, o un prodotto della sua fervente ed inquietante immaginazione. In ogni caso, credo di essere ufficialmente coinvolta in un rebus misterioso che ho intenzione di risolvere.

Seguitemi e ne vedrete delle belle!

AVVERTENZA: eccezion fatta per Anita P. – ammesso che sia questo

il suo nome – gli altri personaggi sono immaginari.
Per altri approfondimenti e per vedere i testi originali, manoscritti, si può fare riferimento al sito del curatore: jshoulderblade.com .