Chiusura dei cerchi 

Ci avviciniamo al Grande Portale che segna la fine di un ciclo e l’inizio di un altro. Il Capodanno rappresenta da sempre, l’inizio di qualcosa di nuovo, un evento spartiacque che consente di buttarsi alle spalle ciò che è stato, ma non senza un pizzico di rimpianto per quanto si sarebbe potuto fare od evitare.

Personalmente, questa ricorrenza, fin da bambina mi rende malinconica, gli occhi della memoria ripercorrono gli episodi più significativi dell’anno che mi appresto a lasciar andare con ogni gioia e dolore a cui resto essenzialmente grata per gli insegnamenti ricevuti, preziosi. E, dentro di me il seme della Speranza inizia a germogliare, e con esso ogni nuovo desiderio, sogno e progetto, idea e pensiero, che possano rendermi una persona sempre nuova.

Anno 9: 3 volte 3

E veniamo, dunque, al nuovo anno la cui nascita ci apprestiamo a celebrare e nel quale siamo pronti ad entrare. Anno senza dubbio alquanto impegnativo, dalla somma dei suoi numeri (2+0+2+5) otteniamo un 9, numero potentissimo e dalla fortissima valenza esoterica, simbolica e soprattutto spirituale.
Come di consueto per la comprensione della simbologia di questo numero prodotto dal 3 moltiplicato per se stesso, per ben 3 volte, utilizzerò la geometria, ricordando il nonagono o ennagono o ennagono, poligono di nove lati. 

Ad osservatore attento non potrà senz’altro sfuggire la potenza di tale figura. Il simbolo lavora dall’esterno arrivando al centro del nostro intimo sentire, e attraverso il discernimento, analogamente ad un albero, mette radici profonde per crescere e crescere ancora, con ogni proprio tempo che è quello proprio e differente per ognuno di noi.
L’ennagono è una figura che rinvia all’idea della conclusione e della chiusura del cerchio, quasi a mettere un punto rispetto alle evoluzioni di quanto avvenuto in passato. Ed invero, nell’essenza stessa del numero nove, con il suo tre (numero perfetto) ripetuto tre volte, vive e respira il trionfo dello Spirito, con le proprie caratteristiche, promanazioni e derivazioni. E non è un caso che nove siano i mesi di gestazione dell’essere umano all’interno del corpo della madre, come non è un caso che il numero 9 sia da sempre associato alla conclusione, saggezza e completezza spirituale nonché al raggiungimento di una fase finale prima di un nuovo inizio.
Il Nonagono infatti con i suoi nove lati incarna la perfezione multipla e l’unità attraverso la diversità. Osservando la figura geometrica sulla destra, appare evidente che ogni suo lato è unico ma insieme agli altri, forma una figura geometrica chiusa, che ci riporta all’armonia e alla connessione, apparendo come una ruota nell’atto del suo giro finale, successivo ad altri giri antecedenti. 

In alchimia il numero 9 è associato alla fase finale della trasmutazione: la trasformazione dell’anima e la sublimazione della materia in spirito. 

 

 

 Questa connessione tra realtà differenti è resa molto bene dalla mitologia norrena e dal’Albero del mondo, YGGDRASILL, il frassino sempreverde che sostiene l’impalcatura dei nove mondi della cosmologia nordica, e che ha tre radici, piantate rispettivamente in tre direzioni differenti: la prima radice si cala negli abissi più profondi verso il regno dei morti ed è proprio sotto questa radice che vive il serpente Níðhǫggr; la seconda radice invece si spinge verso la terra di Jǫtunheimr, dimora dei giganti, e arriva alla fonte di Mímisbrunnr, dove si nascondono sapienza e conoscenza; la terza radice, infine, si dirige a Miðgarðr, il mondo degli esseri umani, e giunge alla sacra fonte di Urðarbrunnr, dove vivono le Nornir (Norne), le tre fanciulle che stabiliscono il destino degli uomini, analogamente alle Parche romane e alle Moire greche. 

Per non parlare delle Muse, in numero di nove, divinità delle arti, figlie di Zeus (il padre degli Dei) e Mnemosine (Memoria) sotto la guida del dio Apollo, il Sole che domina l’intero sistema solare. Clio, colei che rende celebre, Euterpe, colei che rallegra, Talia, colei che è festiva,  Melpomene, colei che canta, Tersicore, colei che si diletta nella danza, Erato, colei che provoca desiderio, Polimnia, colei che ha molti inni, Urania, colei che è celeste e Calliope, colei che ha una bella voce, erano cosiderate detentrici della memoria e del sapere, ed il loro culto fu assai diffuso tra i pitagorici.

I cieli danteschi

Il numero 9, in quanto simbolo di perfezione e completamento, si riflette in diverse strutture della Divina Commedia di Dante Alighieri.
Oltre a rappresentare la Trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo), è simbolo del progresso spirituale, della sintesi tra umano e divino e della conclusione dei cicli di purificazione. Il numero 9 è in buona sostanza il numero su cui il Poeta dei poeti costruisce l’opera più grande al mondo: 9 i cieli del Paradiso, Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, Stelle fisse, Primo Mobile (ultimo cielo materiale), gradini verso la comprensione e l’unione con il principio divino; 9 i cerchi dell’Inferno, ognuno per una categoria di peccati, Limbo, Lussuriosi, Golosi, Avari e prodighi, Iracondi e accidiosi, Eretici, Violenti, Fraudolenti e Traditori. L’ultimo cerchio dell’inferno, quello dei Traditori, rappresenta appunto la profondità e il compimento del peccato, qui trova dimora infatti Lucifero, la massima espressione del tradimento e quindi del Male; anche il Purgatorio è legato al 9, sono infatti 9 i cicli di purificazione delle anime, per giungere al Paradiso.

In effetti, il numero 9 è legato al Viaggio, al peregrinare dell’Anima che, attraverso il peccato, si purifica per elevarsi e raggiungere Dio.

L’eremita nei tarocchi 

L’ottavo arcano maggiore dei tarocchi è l’Eremita. Partiamo dunque dalla descrizione della carta, il modo più semplice per comprenderne il significato più profondo.

La carta numero nove degli Arcani Maggiori dei Tarocchi, ci restituisce l’immagine di un vecchio dalla barba bianca e folta, simbolo di saggezza, avvolto da un mantello (mistero, prudenza e stabilità durante il viaggio), che percorre una via solitaria, probabilmente di montagna (introspezione) aiutandosi con un bastone (unione/separazione tra i due piani dell’essere, quello materiale e quello spirituale) che regge con la mano sinistra (cuore) ed una lanterna stretta nella mano destra (discernimento) con cui illumina il proprio percorso a raggio ridotto, giusto per il solo passo che fa, uno dopo l’altro.
L’eremita si sposta da solo e nella solitudine di se stesso riflette e pondera su quanto ha vissuto, egli è saggio perché sa che il Cammino verso la conoscenza spirituale del Sè divino può avvenire solo singolarmente, costa fatica e pazienza. L’eremita è l’archetipo del Saggio, colui che ha raccolto l’esperienze del passato per fare una sintesi e prepararsi ad un nuovo ciclo. 

Questa carta invita alla riflessione e alla ponderazione, prediligendo la via spirituale ed il coraggio necessario per intraprendere il proprio cammino verso la verità più profonda, anche se spesso significa procedere da soli. 

 

Intraprendi il Viaggio dentro di te

Il 2025 è un anno propizio per fare il Viaggio più importante, quello dentro di te.
Ed è il Viaggio più incredibile e affascinante ma anche più pericoloso e terribilmente pauroso che tu abbia fatto, perchè sarai costretto ad avere tutta la pazienza ed il coraggio per guardare dentro di te. Sono profondamente convinta che sarà un anno importante, testimone di grandi cambiamenti a livello individuale e a livello globale, chiuderà un ciclo molto faticoso per tutti (che ha avuto inizio nel 2018) e con esso spazzerà via molte delle credenze che nel nostro mondo insistono a rimanere in piedi, bloccando il progresso spirituale e con esso, quello materiale, del genere umano.
Molte delle regole che conosci saranno sovvertite e molte certezze cadranno per lasciare spazio ad altre evidenze. Per molte fette di umanità sarà un anno difficile ma per altre ancora aiuterà a cambiare pelle per nuovi cieli. Auspico che ognuno porti il proprio Viaggio a compimento e, attraverso il faticoso cammino (Montagna oscura) fatto di pazienza, disciplina e introspezione, torni a rivedere, finalmente, le Stelle. 

Buon Viaggio a tutti!

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